A.M.A.(TI) auto mutuo aiuto

A tutti quelli a cui capita d'nciamparsi

Insieme per discutere su problematiche inerenti al mondo interiore, al rapporto con l'altro, alla relazione genitori-figli, attraverso il dialogo collettivo perchè con gli altri sarà più semplice prendere coscienza di se stessi. con la partecipazione del dott. Nanni Pepino (psichiatra-psicoterapeuta).

Su questo blog saranno visibili, l'orario e il giorno per incontrarci settimanalmente su Skype al contatto: A.M.A(TI)
L'appuntamento è previsto
ogni mercoledì dalle ore 21:30, alle ore 23:00

Partecipare è gratuito, usufruendo del servizio Skype.

*Eventuali modifiche di orario e giorno, verranno aggiornati direttamente su questo blog.

sabato 17 luglio 2010

nar e poi ciso!!!!!

http://www.migrantitorino.it/?p=7023

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Lo psichiatra umano di Via Riberi 2 – Torino

Scritto da Redazione il 16 July 2010 in Sanità

Di Nanni Pepino – Psichiatra
Io lo chiamo “psicotrans” (culturale) anche se poi Lauretta si incavola!
Via Riberi 2? ma dov’è mi dice il taxista. “Boh? Dalle parti della mole!
Ma… gli exta..comunitari lo conoscono eccome!
Come ci sono arrivato? Se credessi al caso direi x caso! Dopo il DDL (in)sicurezza con alcuni compagni ci siamo guardsati attorno: necessita dis-obbedire, e….siamo finiti tra i…preti!!!!
La mia compagna.” ma perchè devi occuparti di CLANDESTINI”?
risponta non ,c’è, o forse chi lo sa?
Il giorno dopo< mi occupo del mio CLANDESTINO interno>!
Via Riberi, ….un gineceo… oddio…..e poi tutti sti neri, ispanici, slavi, addirittura cinesi…
Hai voglia di mediatori culturali…. non è un problema di lingua, ma di mente, cultura e…cervello, per quei brandelli che me ne rimangono.
Fatica… ma chi me lo fa fare?
Lina.,stupenda donna, lucida antropologa.” Nanni sei troppo diretto; nella loro cultura bisogna marciare a zig-zag”!
Laura mi guarda e sembra sostenere la mia imbranataggine, lei di esperienza ne ha!
Mi sento uno studente imbranato,
Miranda mi intimidisce. Quante cose sa!
Poi… lentamente… mi ritorna Basaglia:” sono loro che ci insegnano”!
Vero, ancora una volta:muto e ascoltare.
Non sai cosa dire? Taci, ascolta essi-ci!
Poco per volta mi hanno arricchito di saperi, culture, profumi, sapori….
Non esistono “gli africani” “i cinesi” “i marocchini” “i sud americani!
Un caleidoscopio di culture, saperi, esistenze, sofferenze,speranze, disperazioni, gioie dolori, menti, cuori…..
Certo, la mia psicopatologia , fenomenologica, psicodinamica, sistemica, olistica,è un pentagramma su cui si declina ogni melodia, da Mozart al Jaz al Pop, ma le categorizzazioni ingessate, sempre disfunzionali, qui proprio sono spazzatura.
Panico!!! Che fare!? “diversi di tutto il mondo unitevi”!
E dentro di me ognuno di loro riverbera parti credute inaccessibili, murate dalle abitudini, segregate nel campo profughi della quotidianità, delle piccinerie difensive!
Narrazzioni di violenze inaudite,
Nuto Revelli ed “il mondo dei vinti” impallidiscono. Dove hanno trovato il coraggio, cosa ho da donare a loro, così più ricchi di umanità di me, che sanno anche essere più bastardi dell’incrocio tra un cactus ed una lince?
Muto !!!! taci, ascolta,,, esser-ci, con la tua non onnipotenza…è l’unica cosa che, come sempre, puoi fare. E allora ti scopri uomo, non impotente. ( con un po’ di viagra!)
Uomo dolente, uomo , uomo giocoso, uomo fragile, uomo forte dei suoi innumerevoli limiti.
Profonda depressione, mia, loro mi curano ! devo renderglielo!
Uomo che ha bisogno di loro per trovare “quattro mura di umanita”, uomo che si vergogna perchè loro debbano emigrare, ma ancora di più perchè noi abbiamo dimenticato di essere stati migranti.
La gioia di uno sguardo, il godimento di trovare, insieme, il piacere di lenire una ferita, l’aria fresca di uno sguardo altro, il sciogliersi-dentro- di egoismi, razzismi pregiudizi!
Che dire ancora? Grazie via Riberi! Grazie Psico (trans)culturale! – del Ufficio Pastorale Migranti
Almeno finchè, infettati, non ci chiedano il test di italianità. Si sa certe frequentazioni sona ad alto rischio di infettività uman(itari)a
Gallipoli 137\10
nanni pepino

giovedì 15 luglio 2010

PSICO UPM migraniti torino.it By nanni pepino

PSICO UPM,
io lo chiamo "psicotrans" (culturale) anche se poi Lauretta si incavola!
Via Riberi 2?
Ma dov'è mi dice il taxista. "Boh? Dalle parti della mole!
Ma... gli exta..comunitari lo conoscono eccome!
Come ci sono arrivato? Se credessi al caso direi x caso!
Dopo il DDL (in)sicurezza con alcuni compagni ci siamo guardati attorno: necessita dis-obbedire, e....siamo finiti tra i...preti!!!!
La mia compagna." ma perchè devi occuparti di CLANDESTINI"? Risponta non ,c'è, o forse chi lo sa?
Il giorno dopo< mi occupo del mio CLANDESTINO interno>!
Via Riberi, ....un gineceo... oddio.....e poi tutti sti neri, ispanici, slavi, addirittura cinesi...
Hai voglia di mediatori culturali.... non è un problema di lingua, ma di mente, cultura e...cervello, per quei brandelli che me ne rimangono.
Fatica... ma chi me lo fa fare?
Lina.,stupenda donna, lucida antropologa." Nanni sei troppo diretto; nella loro cultura bisogna marciare a zig-zag"!
Laura mi guarda e sembra sostenere la mia imbranataggine, lei di esperienza ne ha!
Mi sento uno studente imbranato,
Miranda mi intimidisce. Quante cose sa!
Poi... lentamente... mi ritorna Basaglia:" sono loro che ci insegnano"!
Vero, ancora una volta:muto e ascoltare.
Non sai cosa dire? Taci, ascolta essi-ci!
Poco per volta mi hanno arricchito di saperi, culture, profumi, sapori....
Non esistono "gli africani" "i cinesi" "i marocchini" "i sud americani!
Un caleidoscopio di culture, saperi, esistenze, sofferenze,speranze, disperazioni, gioie dolori, menti, cuori.....
Certo, la mia psicopatologia , fenomenologica, psicodinamica, sistemica, olistica,è un pentagramma su cui si declina ogni melodia, da Mozart al Jaz al Pop, ma le categorizzazioni ingessate, sempre disfunzionali, qui proprio sono spazzatura.
Panico!!! Che fare!?"diversi di tutto il mondo unitevi"!
E dentro di me ognuno di loro riverbera parti credute inaccessibili, murate dalle abitudini, segregate nel campo profughi della quotidianità, delle piccinerie difensive!
Narrazioni di violenze inaudite,
Nuto Revelli ed "il mondo dei vinti" impallidiscono. Dove hanno trovato il coraggio, cosa ho da donare a loro ,così più ricchi di umanità di me, che sanno anche essere più bastardi dell'incrocio tra un cactus ed una lince?
Muto !!!! taci, ascolta,,, esser-ci, con la tua non onnipotenza...è l'unica cosa che, come sempre, puoi fare. E allora ti scopri uomo, non impotente. ( con un po' di viagra!)
Uomo dolente, uomo , uomo giocoso, uomo fragile, uomo forte dei suoi innumerevoli limiti.
Profonda depressione, mia, loro mi curano ! devo renderglielo!
Uomo che ha bisogno di loro per trovare "quattro mura di umanita", uomo che si
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vergogna perchè loro debbano emigrare, ma ancora di più perchè noi abbiamo dimenticato di essere stati migranti.
La gioia di uno sguardo, il godimento di trovare, insieme, il piacere di lenire una ferita,l'aria fresca di uno sguardo altro, il sciogliersi-dentro- di egoismi,razzismi pregiudizi!
Che dire ancora? Grazie via Riberi! Grazie Psico (trans)culturale!
Almeno finchè, infettati, non ci chiedano il test di italianità. Si sa certe frequentazioni sona ad alto rischio di infettività uman(itari)a
Gallipoli 13\07\10
nanni pepino

mercoledì 14 luglio 2010

Giuliana KISSS

Giuliana Farina 14 luglio alle ore 16.58
eccomi, timida e silenziosa! Che fatica ho fatto per riuscire ad esprimere le mie idee!!! Sono entrata in punta di piedi sperando di non essere osservata ma di osservare e magari lasciare il mio piccolo contributo di esperienza di vita nelle mani di qualcuno che ne avesse bisogno....non pensando di quanto aiuto aveva bisogno la sottoscritta! Ho passato giorni a riflettere sui discorsi affrontati insieme e soprattutto sulle mie parole "non dette" e a come, stringendo i pugni e affrontando la situazione, avrei potuto partecipare all'incontro successivo! Mi sono aperta, richiusa ed aperta di nuovo cercando di carpire e soprattutto di dare. Ho apprezzato la disponibilità di tutti, o quasi a svelarsi, a togliere ogni maschera e la crescita che ne seguiva nell'affiatamento del gruppo. Energie positive. Grazie!!

con\fronto in corso d'opera|

Laura:
Ciao, Nanni.
Nel penultimo incontro del gruppo, avevi chiesto ad ognuno di noi di scriverti una riflessione sul gruppo A.M.A. in Skype.
Io sono nuova, lo sai, e non ho mai partecipato a questi tipi di incontri neanche nei blog, quindi non credo potrò esserti molto d'aiuto.
Il clima che si crea quando ci incontriamo è esattamente lo stesso che c'è quando si telefona ad un amico/a. Non si parte con un tema prestabilito, non ci sono aspettative, ma parlando del più e del meno, come fra amici, escono fuori i problemi, i dolori o le gioie di qualcuno.
A volte è facile parlare, a volte un po' meno, ma quanto fa bene sapere che qualcuno ti sta ascoltando, sentire una o più voci che ti rispondono, ti contrastano, ti confortano!
Durante la notte che segue, mi sembra di stare in un vortice e sento che mi rimbalzano addosso voci, colori, frasi. Niente di definito, nessun particolare riferimento all'incontro appena conclusosi, ma è come se tutto dentro di me fosse in movimento.
Evidentemente i temi affrontati, il modo di affrontarli e i toni usati, muovono qualcosa di sopito che a volte viene collocato nel suo giusto posto e a volte lascia lo spazio alla riflessione nei giorni che seguono.
Quello che mi sconcerta, ma forse è giusto così, è che da questa grande confidenza, a volte intima, che si crea durante l'incontro tra i partecipanti, segue un silenzio, quasi una ritirata nella propria oasi, da parte di tutti nel corso della settimana che segue.
Certamente è giusto così, l'incontro è un momento voluto di confronto, ma io percepisco fortemente questo contrasto.
Sarebbe interessante, come abbiamo detto tutti, che nel gruppo ci fosse un equilibrio di presenze tra uomini e donne.
Ti auguro splendide vacanze, Salutami Voglio Una Bibita :))
Un abbraccio
Laura
Andy:
Capisco esattamente e sento attraverso il ricordo le stesse sensazioni di Laura. Partecipavo a degli incontri di psicodramma che si svolgevano in "weekend intensivi" e tra i partecipanti confusi tra altre persone c'erano anche mie/miei colleghe/i... Laura ha espresso in modo preciso ed attento proprio quelle mie stesse sensazioni di allora: " da questa grande confidenza, a volte intima, che si crea durante l'incontro tra i partecipanti, segue un silenzio, quasi una ritirata nella propria oasi, da parte di tutti nel corso della settimana che segue". Credo che anche quando non c'è una regola esplicita (come esiste in molti gruppi) di non frequentazione dei partecipanti ad un gruppo fuori dal setting del gruppo, questo avvenga in modo spontaneo e naturale.... il gruppo è un luogo diverso da un semplice appuntamento tra amici e forse il punto è proprio che in realtà spesso non si è "amici" nel vero senso della parola e quindi è come se il ritiro fosse un movimento spontaneo dopo una grande intimità per ristabilire un equilibrio perchè altrimenti le emozioni sarebbero troppo forti da reggere in un confronto quotidiano. Questo è quello che ho provato io allora ed è la riflessione che avevo fatto...
Laura:
Non avevo preso in considerazione la tacita e spontanea regola di cui parli, Andy.
Grazie per aver condiviso la tua riflessione
Andy:
a volte questo tacito silenzio (come una sorta di segreto condiviso) aiutava a preservare l'incontro successivo da intromissioni del quotidiano (con le annesse problematiche relazionali che ne conseguono...) e così si poteva creare nuovamente l'atmosfera giusta per l'incontro successivo.
Michele:
o semplicemente, nei rapporti quotidiani o "amichevoli" diamo un'immagine di noi e la racontiamo così bene con impalcature e strutture complesse che è proprio difficlile rinunciare, mentre, quando riusciamo a a parlare con noi stessi attraverso il parlare con il gruppo, stiamo diminuendo le difese e forse anche la sofferenza... forse, ma poi è così difficile portare questo essere nudi fuori da qui...forse.
Andy:
e sì... amaramente vero!!! molto difficile rinunciare alle impalacature... girare "nudi" anche dopo una grande intimità a volte non è così facile... mi fa riflettere perchè la stessa cosa accade in più situazioni... e non solo dopo aver partecipato ad un gruppo A.M.A o simile....
Laura:
Forse il mio problema è proprio questo, che io giro "nuda" sempre. Sono ogni giorno e nei miei rapporti (reali e virtuali) esattamente nuda come quando sto nel gruppo e questo mi fa sentire uno sgradito ospite di questo pianeta.
Molti, moltissimi, forse quasi tutti si barricano dietro armature, offrono immagini di se stessi precostruite, si sforzano di apparire o semplicemente desiderano offrire agli altri un'immagine di se stesssi e non se stessi.
L'ho fatto anch'io per tanto tempo, poi un giorno mi sono stancata, era troppo faticoso, non mi dava nessuna soddisfazione e, ovviamente sono rimasta quasi sola.
Per fortuna le "pochissimissime" persone che ho intorno sono come me, e pur essendo persone socievoli, che amano conversare, hanno (abbiamo) con gli altri solo rapporti falsi, fatcosi, stancanti che poco offrono se non il riempire superficialmente dieici minuti della giornata.
Non mi riferisco, chiaramente, ai rapporti di lavoro nei quali bisogna stare al gioco e non si possono scegliere le persone con cui interagire.
Michele:
mi viene da pensare (oviamente giudicando me stesso) chè definirsi "nudi" o con eccesso di sovrastrutture ( e quindi quasi colpevoli di una mancanza di "purezza") in realtà è solo un naturale risvolto della medaglia, voglio dire che quando abbiamo "la felicità" di seguire le passioni, i sentimenti, le cose in cui crediamo e quando queste cose riusciamo anche a condividerle, allora non si pone più il problema del come siamo e del come interagiamo. Credo che oggi gli spazi di passione, la condivisione delle idealità, il gioco, sia fortemente assente e che questo, nella coppia, nel gruppo, nei rapporti quotidiani, sia la vera mancanza e per uno che come me, di tutto ciò ne ha fatto una motivazione di vita, finisca poi per essere un "lutto" tutto da elaborare....e poi penso arrendedomi.. che sono masturbazioni di un'anima adolescente rimasta imprigionata in una pelle ruvida da vecchio pachiderma..( ho esagerato non mi faccio poi cosi schifo)....:) un ultimo pensiero... é vero che non si possono scegliere le persone con le quali interagire soprattutto mel lavoro (manon solo) ma....riprenderci il diritto di scegliere di agire per quello che sentiamo di essere? perchè no!?
Andy:
io mi sono ripresa quel diritto (non sul lavoro ovviamente) 3 anni fa... avrei dovuto farlo prima e senza necessariamente passare attravero il dolore per arrivare a questa decisione "sana" per la mia vita... ma è stato anche un modo per dare un senso ed una ragione al tutto e per dirmi che non è mai troppo tardi per farlo!!!!!!!
Laura:
D'accordo con te, non è un problema di etichette (nudo o vestito :)) ), ma di essenza.
"oggi gli spazi di passione, la condivisione delle idealità, il gioco, sia fortemente assente" ed hanno lasciato il posto all'avere, all'apparire, e non all'essere.
Essere catalogati per il lavoro che fai, i metri quadri della casa, la macchina che guidi, gli sponsors che ti metti addossso tra vestiti ed accessori, il luogo delle vacanze, i titoli dei tuoi conoscenti e chi più ne ha, più ne metta.
Nei miei più recenti rapporti, non voglio sapere, per esempio, che tipo di attività svlolge il mio interlocutore (quando è possibile), perchè mi interssano le persone nel loro essere, non per il loro stato sociale.
E se queste sono "masturbazioni di un'anima adolescente rimasta imprigionata in una pelle ruvida da vecchio pachiderma", non voglio crescere, perchè non provo alcun interesse per quello che potrei scoprire (anche perchè non avrei nulla da scoprire).
Michele:
ok io mi riferivo " alla mia masturbazione" ma fa piacere sapere che esiste ancora qualcuno che ti fa ricredere e ti aiuta a non rinunciare al sogno... è uno dei primi diritti inalienabili e forse un motivo per amare in senso più vasto ed immaginabile possibile...
Un piccolo "fiore" per voi ....Mikele
Aria e luce
Presente inconsistente, ai margini del mondo.
Aria e luce
L'apparenza del nostro essere civile
mentre ogni cosa è un prodotto ed ogni vita un cliente ed ogni vivere è niente
Aria e luce
In questo confuso caos ordinato creato dall'essere umano auto gestito e clonato
Aria e luce
Illusione di moto perpetuo dal vuoto autoalimentato
Aria e luce
Si procede senza rotta e senza vedere le stelle
senza aspirazioni oltre il nostro video al naso
contenti come siamo della nostra infelicità sottile
che scambiamo per una cattiva digestione
che chiamiamo stress che sopportiamo con frustrazione
Aria e luce
Turisti che non sanno viaggiare
affamati senza gusto del cibo
Aria e luce
Fotografia astratta di una vita trasformata in essenza
Aria e luce
Riprodotta da uno schermo globale capace di simulare la realtà di un'astrazione
per renderla appetibile nel mercato del quale siamo i nuovi schiavi
per un surrogato di emozione
Aria e luce
Uomini senza misura e senza amore, non ci conforti il vivere senza il sudore
e con le pillole che non fanno avvertire dolore.
Aria e luce
Che strano ….
Fermando l'orologio multinazionale…
la clessidra televisiva…
l'orgasmo multimediale…
Aria e luce
Che strano…
Leggero bagliore al quale stento ad abituarmi

Aria e luce odore di fresco e di pulito
Aria e luce senza generatore forzato
Aria e luce senza simulatore virtuale
Aria e Luce….
per cominciare a volare.
Nanni:
Mike, non volando troppo in alto, ho imparato ad essere "naturista" nudista dell'anima. ce l'ho piccolo? è vero ma non mi misuro da mo' col cm! e ci ho guadagnato!
Discorsi complessi.
Stamattina provato a tentare alcune riflessioni, un black out della rete mi ha castrato. Ora saturo di sole, salmastro, ricci cozze, intensità di stupende persone che hanno condiviso con me questa profumata giSolo una nota, Mike! questo non è uno spazio per voli estetico- pindarici! se non riesci a dirti, non"intronare! Please!!
Michele:
Chissà perché penso di aver ereditato la “sindrome di Armida” cioè soffrire in modo esagerato dei giudizi delle persone come te.
Comunque mi accorgo che effettivamente sto perdendo la capacità di critica e forse anche un po di aderenza con la realtà.
Sono tardo a comprendere e quando penso di comprendere , entro malamente ed a gamba tesa nelle cose, detto questo nel merito:
Ho provato a comprendere il perché della tua mail(cosa che ti ho scritto e chiesto) non sono abituato a luoghi di discussione dove ci si racconta e forse non sono proprio capace di raccontarmi.
Sui termini, perché le parole hanno un senso:
“Estetico”: penso, si banalmente estetico, con la presunzione di esserlo perché alla fine di una giornata storta e di merda mi aggrappo a ridicole illusioni di poesia.
“Pindarici”: anche questo possibile, la concretezza delle cose che sto vivendo mi richiede compensazioni cosi sommo atteggiamenti sciocchi ad atteggiamenti inutili.
Caro Nanni, mi rendo conto che approfitto delle tue vacanze, che non ci conosciamo quasi per nulla e che penso sempre di fare grandi cose con il risultato che poi vedi.
Sarà che, se oggi elimino anche queste sovrastrutture, mi sembra proprio un bilancio fallimentare, ma certamente me lo merito ed è ben poco quello che mi resta.
Comunque senza tanti piagnistei provo a ricominciare da li.
Scusa se ho questa poca capacità di reazione e di opportuna comprensione, spero che tu trovi il tuo meritato riposo senza dover assecondare funamboliche presenze.
Grazie comunque anche della critica poco cotta anzi direi “al sangue” cercherò di farne un buon uso un abbraccio Mikele .
Nanni:
Mike, non prenderlo come un rifiuto. Non giudico te, chiedo solo di non "invadere"ed "appesantire" il confronto nel gruppo. Forse mi sono sbagliato ma ho percepito il tuo intervento precedente come un po' roboantemente eccessivo. Se no disturba gli altri del gruppo però ogni intervento è lecito!
SCUSATE IL RITARDO....RICOMINCIO DA TRE..
Stavo conludendo sui commenti di F.B. Ma, un inghippo di rete, mi ha cancellato tutto....grrrrr!
Che Santa patiencia mi tenga una mano sulla testa di c....!!!
Tirem innanz!
Abbiate pazienza e scusate il logorroico (eru-dito), pre-s-untuoso, pistolotto!!! sopportatemi!
BENEVOLO DIS-ACCORDO CON ANDY:
1)Rapporti virtuali\reali. Mi parte che alcuni web-rapporti siano più veri di molti rapporti reali. L'incontro concreto con persone (uomini e donne) conosciuti in rete mi ha fatto toccare con mano che la rete è "una comunità reale con mezzi virtuali";
2)Non rischiamo di confondere lo strumento col contenuto delle relazioni. Pensiamo al Tel e alle lettere. Rapporti a lungo, a tratti, a volte quasi solo epistolari sono tutt'altro che "virtuali. (Freud\Fliess-De Beaouvoir\Sartre-Miller\Anais Nin.....)
3)Sulla questione della "commistione"gruppi\quotidianità: Nei gruppi A.M.A., in A.A., fin'anco nei CAT, l'essere comunità reale, il diventare tribù solidale,luogo pulsante, sofferente, ironico, rispetto alla dispersione anonima-anomica dei non luoghi,è ciò che esplicita le potenzialità autoterapeutiche dei gruppi.L'incontro formale acquista speso specifico, incisività, leggerezza in quanto nutrito, anche, dai sottogruppi\incontri informali, che si intrecciano, si allargano si intensificano tra un gruppo e l'altro. Lo spirito del Gruppo, il non giudicare le persone ma i comportamenti,l'imperativo categorico della non strumentalizzazione reciproca, esportati dal "setting" degli incontri canonici permettono di sperimentare, nel cuore, nella mente e nella carne, modalità altre di in-contro,rispettoso, intenso, vero;
4)Per quanto riguarda i gruppi "terapeutici" più "strutturati, mi rifaccio alle mie esperienze concretamente vissute( Psicodramma analitico -Morel- ,Psicanalisi di gruppo- S.Resnik-,Cartel lacaniani- Genie Lemoine,ecc...)in cui, in modalità differenti, i partecipanti, divenuti in qualche modo coterapeuti,fanno interagire gli incontri "protetti", sotto la guida del terapeuta,con incontri informali, costituendo reti di scambio non rigide ma elastiche [Speck]
5)Basaglia ci diceva:" riusciamo a fare tutto ciò perche, lavoriamo, studiamo,beviamo, mangiamo...scopiamo insieme!"
6)nell'Inghilterra elisabettiana, ancora pervasa dall'imprinting del puritanesimo vittoriano, fino agli anni 70, se si costituiva una coppia "ufficiale" uno dei due DOVEVA lasciare il servizio. La norma crollò xchè stimolava solo clandestinità generatrice di implici equivoci;
7)Pensiamo alle coppie " feconde" (Franca Ongaro\Franco Basaglia-Simone De Beaouvoir\Sartre-i coniugi Cancrini-i Curie-Mitchell e la moglie_ Laing\Cooper-Deleuze\Guattari, ecc....)
8)Amici\colleghi-colleghi\amici- colleghi\amanti. L'importante è non confondere i piani [Studio di Analisi Psicosociale( Kaneklin,Orsenigo, Capranico, Olivetti Manoukian)]
9)Certo un\a facilitatore\trice, un\a terapeuta, financo un\a responsabile di servizio devono ben tenere presenti gli Assunti di Base, di Bioniana memoria che sono la vita di ogni gruppo, che assunti e gestiti ne costituiscono l'inconscio e che,se non riconosciuti e metabolizzati, impediscono ai gruppi di funzionare da "Gruppo di Lavoro"! (*)

APPELLO AI MASCHIETTI:
Perchè continuiamo a delegare alle "femminucce" la gestione dei sentimenti?
perchè abbiamo paura della nostra nudità?
Perchè teniamo i calzini(orribili!)?
Perchè dobbiamo sempre "misurarcelo?
Perchè temiamo la ricchezza delle nostre fraglilità?
(*) VEDI TRA LE MIE NOTE "ASSUNTI DI BASE" W.R.BION
Michele:
Tranquillo.. penso tu abbia ragione. non voluto ma rileggendo penso sia così.
Andy:
Risponderò con calma se riesco questa sera temo un pò sul tardi perchè ho solo una pausa pranzo di 40 minuti e questa sera sono ad un concerto... per cui già chiedo venia per la mia tarda risposta... Nei punti 1-2 sulla tipologia dei rapporti e dei mezzi di relazione mi trovo concorde con te e non mi sembra di aver fatto distinzioni tra reale/virtuale ma ho semplicemente fatto riferimento ad una mia esperienza gruppale passata e non a quelle qui su internet o in chat. E spogliandomi delle mie vesti e degli eventuali riferimenti bibliografici od esperienziali sull'argomento... posso solo dire che se sei in un periodo di fragilità emotiva... sei come una spugna che assorbe emozioni e quando sei in quello stato a volte non è facile essere cosi bravi come in teoria si dovrebbe essere nel riuscire a tenere separati i piani (rif.pto 8)... così in questi casi una pausa ed un allontanamento possono aiutare a ristabilire la lucidità e a non confondersi. Ma adesso devo scappare!!! Il lavoro mi chiama ahimè!!!! Vorrei poter rimane qui ancora un pò... Spero di poter rispondere con più calma più tardi.
Nanni:
Credo ci siamo capiti! un abbraccio Andy!

venerdì 9 luglio 2010

Ricevo da Laura e, autorizzato, posto!

Laura Po 09 luglio alle ore 19.40
Ciao, Nanni.
Nel penultimo incontro del gruppo, avevi chiesto ad ognuno di noi di scriverti una riflessione sul gruppo A.M.A. in Skype.
Io sono nuova, lo sai, e non ho mai partecipato a questi tipi di incontri neanche nei blog, quindi non credo potrò esserti molto d'aiuto.
Il clima che si crea quando ci incontriamo è esattamente lo stesso che c'è quando si telefona ad un amico/a. Non si parte con un tema prestabilito, non ci sono aspettative, ma parlando del più e del meno, come fra amici, escono fuori i problemi, i dolori o le gioie di qualcuno.
A volte è facile parlare, a volte un po' meno, ma quanto fa bene sapere che qualcuno ti sta ascoltando, sentire una o più voci che ti rispondono, ti contrastano, ti confortano!
Durante la notte che segue, mi sembra di stare in un vortice e sento che mi rimbalzano addosso voci, colori, frasi. Niente di definito, nessun particolare riferimento all'incontro appena conclusosi, ma è come se tutto dentro di me fosse in movimento.
Evidentemente i temi affrontati, il modo di affrontarli e i toni usati, muovono qualcosa di sopito che a volte viene collocato nel suo giusto posto e a volte lascia lo spazio alla riflessione nei giorni che seguono.
Quello che mi sconcerta, ma forse è giusto così, è che da questa grande confidenza, a volte intima, che si crea durante l'incontro tra i partecipanti, segue un silenzio, quasi una ritirata nella propria oasi, da parte di tutti nel corso della settimana che segue.
Certamente è giusto così, l'incontro è un momento voluto di confronto, ma io percepisco fortemente questo contrasto.
Sarebbe interessante, come abbiamo detto tutti, che nel gruppo ci fosse un equilibrio di presenze tra uomini e donne.
Ti auguro splendide vacanze, Salutami Voglio Una Bibita :))
Un abbraccio
Laura

martedì 6 luglio 2010

http://amaeleusi.ning.com/notes/Pensieri_torridi?xg_source=msg_mes_network

domenica 30 maggio 2010

Dal dolore alla violenza

Intervento del dott. Nanni Pepino sulla violenza di genere, che non assolve ne accusa nessuno, ma induce alla riflessione.